PORTAFORTUNA

PORTAFORTUNA

No, io non ci credo proprio – dici, e poi tocchi il ferro, perché non si sa mai, e…..

La Tartaruga : segno di Saggezza, regalare una tartaruga significa augurare una vita lunga e serena. La tartaruga infatti è un animale longevo, quasi immortale visto che è uno degli essere viventi più antichi della terra. Il suo procedere lento è anche simbolo di saggezza: la lunga esperienza accumulata permette di prendere decisioni ponderate.

Il Bruco :Il  bruco significa cambiamento, trasformazione, mutazione. Così come questo piccolo insetto in primavera si trasforma in farfalla, a chi lo riceve si vuole augurare un cambiamento altrettanto positivo.

Il Riccio :Nelle antiche civiltà il riccio era un animale legato alla terra, quindi simbolo di fertilità. Strisciando per terra, la pancia infatti è a continuo contatto con la terra creando così una connessione continua con la terra e con tutto ciò che è fertile.

La Rana: per Fortuna e Positività – Quando piove e solo durante la pioggia, le rane escono fuori allo scoperto per accoppiarsi. Motivo per cui nelle culture antiche alla rana veniva associata la pioggia e con essa l’amore ma anche la ricchezza, in quanto con l’acqua piovana i campi potevano crescere rigogliosi e regalare raccolti abbondanti

L’Ape:Un amuleto a forma di ape porta fortuna in affari, poiché l’ape è simbolo di intelligenza e perseveranza. Se un’ape entra in una stanza, annuncerà la visita di un buon amico portatore di affari redditizi.

Il Gatto : Da sempre, il micio uccideva animali “ca­tti­vi” come roditori, serpenti e quant’altro, proteggendo in tal modo l’uomo. Veniva considerato sacro durante l’Antico Egitto, e ancora oggi tante culture lo prendono come un segno di buona fortuna.

Il Cavallo:  In antichità questo animale permetteva di effettuare degli spostamenti da un posto all’altro, consentiva ai messaggeri di inviare importanti missive, fungeva da mezzo di trasporto per i condottieri durante le battaglie e inoltre rappresentava un perfetto alleato per trasportare cibo e vivande. Difficilmente la sua fedeltà veniva meno al padrone ed è per questo motivo che, nonostante la sua natura selvaggia, riusciva ad essere un valido aiuto negli affari, nelle contrattazioni, nelle battaglie, senza venir mai meno al suo compito. Un portafortuna perfetto per il lavoro, soprattutto quello che implica grandi sforzi fisici.

Il Gufo : Da sempre simbolo di intelligenza e saggezza, gufi e civette sono considerati animali portafortuna, in grado di proteggere dall’ignoranza umana, ma anche dal malocchio.
In particolare, regalare ciondoli o figure  a forma di gufo agli studenti è considerato di buon augurio per il loro percorso scolastico e tra le idee regalo più gettonate per la festa di laurea ci sono il gufo, la civetta.

Il Coniglio:Il coniglio viene considerato un buon portafortuna per via della sua velocità di fuga dai pericoli: una volta fiutato il pericolo, l’animale fugge riuscendo sempre a salvarsi. È anche un simbolo di fertilità: un augurio per una famiglia numerosa.

L’Oca : sia l’animale selvatico che quello  domestico, è sempre stata un simbolo potente  da parte dei popoli . Simbolicamente si crede che l’oca trasmetta messaggi positivi quali coraggio, fedeltà, lavoro di squadra, protezione, comunicazione spirituale, determinazione

OSCILLA (OSCILLUM)

Sono  genericamente piccole sculture a forma di testa,  figurine, maschere e dischi votivi che venivano appese come dono votivo alle fronde degli alberi o in occasione di alcune feste, in particolare in onore al dio Bacco.  In seguito vennero poste all’interno delle case sospendendole agli architravi dei portici e negli alberi dei giardini in un rituale in origine sacro  e magico propiziatorio di  fertilità e quindi come arredo di lusso del giardino delle domus romane.

Poiché gli OSCILLUM (diminutivo del termine latino osculum, a sua volta derivato da os, per «volto») oscillavano al vento, dal nome dell’oggetto è derivato il verbo latino oscillare, dal quale deriva il corrispondente italiano.

L’idea che qualcosa di altalenante servisse come scongiuro della cattiva sorte, auspicio beneaugurale, o come gesto di purificazione, che  troviamo che nel  rito romano  degli oscillum  era ritenuta presente nel mondo italico fin da epoca molto antica, si deduce anche da Macrobio che gli  oscilla  sono oggetti  fittili che nella Roma primitiva i Pelasgi iniziarono ad offrire a Dite al posto di teste umane, mentre per Saturno si cominciò ad accendere ceri anziché immolare uomini; si ritrova altresi nei dischetti votivi, pesi circolari o maschere,  con foro per essere appesi, magno-greci, diffusi dall’età arcaica all’età ellenistica in contesti sia abitativi che funerari , alcuni dei quali ritrovati nell’area archeologica di Metaponto ed ancora nelle culture mesopotamiche del III millennio AC

Ancora oggi troviamo l’uso nelle Gher  della Mongolia di sospendere all’interno ninnoli con valenza sacra e rituale costituiti da vari soggetti come aquilotti imbalsamati ad ali aperte, feticci di corno etc

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